Inizia Arcipelaghi, progetto comune del Reggio Parma Festival

È stata un grande successo la giornata del 6 giugno in cui è stato presentato Arcipelaghi, progetto comune 2024 del Reggio Parma Festival.

Nella prima parte della giornata, nel corso della conferenza stampa, i direttori dei teatri e il presidente del Reggio Parma Festival hanno illustrato i progetti che, per strade diverse, si svolgeranno a Parma e Reggio Emilia fino alla fine dell’anno. 

Nel 2024 si è deciso di dar vita a cinque diverse linee progettuali legate dall’obiettivo comune di promuovere e diffondere la cultura e l’amore per essa: dall’arte di Mimmo Paladino nell’opera I Drammaturghi Gradus – che, nei suoi due momenti “Passaggi per il nuovo” e “Giornate d’Autore”, si rivolge, in modi diversi, a giovani artisti e pubblico – fino a Derby elettrico, insolito format dedicato alla musica, passando attraverso la nuova collana editoriale, “RPF Quaderni:”e la ricorrenza Nono/Abbado.

Sono questi gli Arcipelaghi di Reggio Parma Festival. 

Nel pomeriggio invece, al Teatro Due, sono state presentate le vetrate dell’artista Mimmo Paladino, dal titolo “I DRAMMATURGHI”, la più importante opera su vetro del Maestro. 

L’opera è composta da due grandi vetrate artistiche sulle quali campeggiano i volti dei più grandi autori del teatro mondiale da Shakespeare a Eduardo, da Euripide a Molière, dai più antichi come Eschilo, ai contemporanei Sarah Kane e Tennessee Williams, solo per citarne alcuni. Una creazione che impreziosisce il Teatro Due, e tutta la città di Parma, e va a completare il precedente intervento di Paladino, sempre a Parma e sempre per Reggio Parma Festival: il Sipario d’Artista collocato al Teatro Regio. 

Il progetto è stato restituito al pubblico e alla città alla presenza dell’artista e di Oberdan Forlenza, Presidente Fondazione Teatro Due. 

A seguire c’è stata la proiezione del film dello stesso Paladino La divina cometa (2022), introdotto dall’artista e da Michele Guerra, Sindaco di Parma e professore ordinario di Cinema, fotografia e televisione presso l’Università di Parma. 

“Presentiamo i numerosi progetti che innervano la nostra attività del 2024 (estendendosi in un caso anche al 2025) convinti di procedere nella direzione che al Reggio Parma Festival dà motivo di esistere: promuovere con ampio orizzonte la cultura nel nostro territorio e sostenere la produzione di punta delle fondazioni socie”dichiara Luigi Ferrari, Presidente Reggio Parma Festival. “Lo facciamo, quest’anno, ponendo in campo non un semplice cartellone di proposte, ma un ‘arcipelago’ di attività incentrate su quello che riteniamo un aspetto cruciale del complesso metabolismo che regola la produzione e la fruizione sociale della cultura: il passaggio del sapere e del mestiere nel raccordo tra quanto è già stato e ciò che ancora non è. Un passaggio che vogliamo declinare, nel nostro caso, sui punti biunivoci di partenza e di arrivo delle generazioni che si confrontano, nel presente, su questo tema. Ci siamo impegnati in uno sforzo ideativo e produttivo importante, che ci vedrà di nuovo collaborare, secondo la nostra vocazione associativa, nel creare opportunità. L’opportunità, per i teatri soci, di “osare e sperimentare” oltre i confini delle loro specificità e di confrontarsi tra loro, permettendo alle idee, anche le più audaci, di diventare progetti concreti. L’opportunità, per le comunità socie, di ospitare sul proprio territorio occasioni culturali importanti e trarne nuovo vigore artistico. L’opportunità, per tutti noi, di aprire nuovi canali di comunicazione tra le nostre istituzioni e il pubblico, coinvolgendo interlocutori di profilo e statura internazionale”.

Ph. Andrea Morgillo

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