Arcipelaghi 2025 – Gradus in scena e gli altri progetti

È stato presentato ieri al Chiostro del Piccolo Teatro di Milano il cartellone di Arcipelaghi 2025, l’insieme di progettualità che compongono l’edizione di quest’anno di Reggio Parma Festival. Al centro di tutto c’è Gradus in scena, il cartellone contenente i quattro spettacoli selezionati nell’ambito del progetto del 2024 Gradus. Passaggi per il nuovo, realizzato da Reggio Parma Festival, insieme ai teatri soci, e rivolto alle nuove generazioni di artisti e al loro lavoro di creazione con lo scopo di favorire e stimolare un passaggio/scambio intergenerazionale di saperi che sia di impulso alla consapevolezza creativa delle nuove leve dello spettacolo dal vivo.

Presentiamo con rinnovato piacere Arcipelaghi 2025, progetto con cui il Reggio Parma Festival porta a frutto le semine degli scorsi anni: percorsi artistici di ricerca, di formazione, di apertura verso nuovi saperi, di responsabilità verso il pubblico” dichiara Luigi Ferrari, Presidente del Reggio Parma Festival. “La collaborazione tra le nostre istituzioni socie, che va rafforzandosi di stagione in stagione, dà vita quest’anno a nuovo mosaico di attività, il cui fulcro è Gradus in scena: approdo al palcoscenico di quattro progetti selezionati nel 2024 da Gradus. Passaggi per il nuovo, dedicato agli esordi professionali di artisti under 35. Con questo progetto e con gli altri che lo affiancano e completano, il Reggio Parma Festival concentra ora la propria attenzione sulla nuova autorialità, anche sostenendo presso i tre festival che lo generano due commissioni d’opera, My Name Is Floria e Timon Études, e le Giornate d’Autore, dedicate alla drammaturgia contemporanea, oltre a un convegno dedicato all’opera contemporanea in Italia. Vuole essere, la nostra, un’assunzione di responsabilità verso il mondo dello spettacolo dal vivo, perimetro entro cui operiamo, e nel contempo un approccio consapevole – e in qualche misura visionario – al presente e al futuro delle nostre arti, coll’audace (ma non temerario) proposito di contribuire alla costruzione di nuovi, possibili orizzonti per il tempo che viviamo”.

Photo © Andrea Mazzoni

Gradus in scena è la fine di un percorso: a giugno, settembre e dicembre dello scorso anno, Fondazione Teatro Due, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatro Regio di Parma hanno accolto i professionisti under 35, selezionati nella primavera 2024 tramite una open call, per accompagnarli in un percorso di approfondimento, formazione e ideazione sia con importanti esponenti della scena teatrale nazionale e internazionale sia con studiosi, accademici e intellettuali. Da tutto questo sono nati i quattro spettacoli che ora vanno in scena.

Photo © Andrea Mazzoni

Ouverture, del team composto dagli italiani Gaetano Palermo e Michele Petrosino e dagli italo-argentini Giuliana Kiersz e Fernando Strasnoy; un’opera-performance a cappella per un doppio quintetto di cinque cantanti e cinque tapis roulant. Coproduzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia / Festival Aperto e Fondazione Teatro Regio di Parma / Festival Verdi. Lo spettacolo debutterà il 3 ottobre 2025 alle 20.30 al Teatro Ariosto (Reggio Emilia) e il 5 ottobre 2025 alle 21.00 al Teatro Farnese (Parma).

L’ultimo amore del Principe Genji, un progetto creato da Marilena Katranidou, è ispirato all’omonimo racconto di Marguerite Yourcenar, tratto dalla raccolta Racconti orientali. Produzione Fondazione Teatro Due / Teatro Festival Parma. Lo spettacolo debutterà a Teatro Due di Parma il 9 ottobre alle ore 20.30, per essere replicato fino al 12 ottobre.

89 Seconds to Midnight, del team italiano composto da Maria Vincenza Cabizza, Lisa Capaccioli, Daisy Ransom Phillips, Francesca Sgariboldi; un’opera contemporanea in cui musica strumentale ed elettronica, voce, teatro e danza si intrecciano. Produzione Fondazione Teatro Regio di Parma / Festival Verdi. Lo spettacolo debutterà al Teatro Farnese di Parma il 17 ottobre 2025 alle ore 21.00.

Il sole s’era levato al suo colmo è il progetto ideato da un collettivo artistico romeno composto da Mihai Codrea, Sanziana Dobrovicescu, Lars Tuchel, Ioana Nitulescu, Alexandra Budianu, Daniel Gavrila. Liberamente ispirato al capolavoro letterario Le Onde di Virginia Woolf, tra soliloqui, dialoghi ed episodi, prendono vita i protagonisti del romanzo. Produzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia / Festival Aperto. Lo spettacolo debutterà il 9 novembre 2025 alle 18.00 al Teatro Municipale Valli (Reggio Emilia).

Photo © Andrea Mazzoni

A completare il racconto dedicato al progetto Gradus nel suo complesso è il documentario prodotto per Sky Arte Gradus. Il teatro di domani, una produzione TIWI in collaborazione con Made in Tomorrow. Guidato dalla voce narrante di Nicolas Ballario, il documentario segue le tappe del progetto, tra testimonianze dirette e momenti di confronto, un racconto corale che celebra il teatro come spazio di libertà, contaminazione e interrogazione continua sul presente. Il documentario andrà in onda su Sky Arte dal 17 maggio alle ore 21.15 e in streaming su NOW. Sarà inoltre disponibile On Demand.

Nel 2025 è prevista anche l’uscita di tre nuovi volumi della collana RPF QUADERNI: un quaderno sarà dedicato a Gradus. Passaggi per il nuovo, con le esperienze dei protagonisti e la riflessione di Florian Borchmeyer, dramaturg e docente di Gradus, a guidare nella lettura dell’intero percorso. Sono inoltre in lavorazione un volume dedicato alle Giornate d’Autore, ed. 2024, e uno che raccoglierà gli spunti, le riflessioni e gli approfondimenti del convegno L’opera contemporanea in Italia. Tutti e tre i volumi usciranno nell’autunno del 2025.

Accanto agli spettacoli di Gradus in scena, Reggio Parma Festival conferma la volontà di sostenere la nuova autorialità, sia affiancando i teatri soci nella produzione di due spettacoli di giovani autori – My name is Floria di Virginia Guastella e Timon Études di Luca Francesconi – sia consolidando il proprio ruolo nella realizzazione, di Giornate d’Autore, che, dopo il successo del 2024, avranno quest’anno una seconda edizione, per porre l’attenzione su teoria e prassi della drammaturgia contemporanea con incontri, presentazioni di autrici e autori e letture di drammaturgie inedite.

Insieme all’opera di Guastella, nella sezione My name is Opera, si inserisce il convegno dell’Associazione Nazionale Critici Musicali L’opera contemporanea in Italia: produzione, comunicazione e critica, che si svolgerà il 17 maggio alle 9.30 al Teatro Ludovico Ariosto di Reggio Emilia. Il convegno è promosso da Reggio Parma Festival e Fondazione I Teatri.

Arcipelaghi 2025 – Gradus in scena e gli altri progetti
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