Dopo il successo di un’edizione 2020 “complessa ma speciale”, è stato annunciato il programma della XXI edizione del Festival Verdi.
Il Festival Verdi, di cui il Reggio Parma Festival è partner artistico, si terrà quest’anno dal 24 settembre al 17 ottobre a Parma e a Busseto, facendo risuonare la musica verdiana al Teatro Regio di Parma e portandola fuori dal teatro, grazie alla sesta edizione di Verdi Off, dal 18 settembre al 17 ottobre 2021.
Giorni vibranti di musica, opera, ma anche spazio a confronti tra interpreti di oggi e del grande passato. Nel corso di questa edizione si alterneranno convegni, letture di passi dei capolavori che hanno ispirato i libretti delle opere, mostre, installazioni e tanto altro. Il Festival Verdi 2021 vedrà la partecipazione di partner istituzionali quali La Toscanini e la Fondazione Teatro Comunale di Bologna. Figurano artisti quali Anna Maria Chiuri, Maria Agresta, Elina Garanča, Maria Teresa Leva, Angela Meade, Enkhbat Amartuvshin, Michele Pertusi, Piero Pretti, Fabio Sartori, insieme ai complessi della Filarmonica Arturo Toscanini, dell’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.
“Quest’anno – spiega Anna Maria Meo, direttrice generale del Teatro Regio e direttrice artistica del Festival – il Festival Verdi torna finalmente al Teatro Regio di Parma. Dopo la straordinaria esperienza del teatro all’aperto al Parco Ducale dello scorso anno, così complessa e speciale, questo ritorno a casa vogliamo augurarci sia la testimonianza di un nuovo inizio, di una ripartenza reale dopo i tanti limiti imposti dalle sfide che abbiamo dovuto superare insieme. Sono ancora Scintille d’opera quelle che abbiamo voluto definire lo scorso anno e che offriamo alla comunità locale e al pubblico degli appassionati che sta pian piano ricominciando a viaggiare nel mondo e che sta già dimostrando di voler tornare a vivere l’esperienza unica della musica verdiana nelle terre di Verdi, approfittando quest’anno della proposta di tre debutti in tre giorni diversi nei tre fine settimana del mese pur ancora con una sola opera in forma scenica. Scintille di una proposta culturale e musicale che continua a brillare per qualità e rigore, originalità e valore, che salvaguardi l’elemento musicale e scenico, che presenti una collana di attività diffuse, che porti la gioia della musica incontro al pubblico e che ci auguriamo dal prossimo anno possa rinnovare al pubblico la proposta di un cartellone “a pieno regime”, con i suoi 4 debutti in 4 giorni consecutivi per 4 settimane, che ha reso il Festival Verdi un unicum apprezzato e frequentato dagli spettatori di tutti i continenti”.
In cartellone troviamo Un ballo in maschera in un nuovo allestimento firmato da Graham Vick e diretto da Roberto Abbado, Simon Boccanegra eseguito in forma di concerto con la guida di Michele Mariotti, la Messa da Requiem diretta da Daniele Gatti, a cui si aggiungono un Concerto sinfonico corale, un recital di romanze da salotto con Lisette Oropesa, il Gala Verdiano con Eleonora Buratto nel giorno del compleanno del Maestro, un’originale versione di Traviata che andrà in scena nelle piazze sul Caravan Verdiano, il gala lirico benefico Fuoco di gioia, oltre ad altri concerti e incontri. Tutti gli approfondimenti sono disponibili sul sito del Teatro Regio di Parma.
La VI edizione di Verdi Off sarà come sempre un’occasione di “partecipazione, inclusione e multidisciplinarietà. Diffusione sono le parole chiave di Verdi Off – dichiara Barbara Minghetti, curatrice di Verdi Off – partecipazione degli artisti, che hanno sofferto moltissimo in termini creativi e professionali durante il lockdown, cui abbiamo rivolto diverse ‘call’, per riuscire a includere il maggior numero e la maggior varietà di spettacoli multidisciplinari e di qualità in rassegna; partecipazione attiva dei cittadini, delle persone che si affacceranno alle finestre, apriranno i loro cortili e giardini per ospitare e condividere la nostra allegria; partecipazione della gente nelle strade e nelle piazze; partecipazione dei luoghi di maggiore fragilità della città e della provincia di Parma, grazie alla collaborazione in particolare del dipartimento inclusione sociale dell’Assessorato al Welfare del Comune di Parma, di ACER, delle case popolari, insieme ai centri di accoglienza, le residenze per anziani, gli ospizi. Multidisciplinarietà e contemporaneità, perché Verdi parla al futuro e ai giovani, ai quali dedichiamo molti progetti legati alla street art e alle nuove tecnologie, che potranno costituire una nuova occasione di incontro con gli altri e con noi stessi“.
In calendario l’evento “Verdi Graff Contest”, una call rivolta ai writer di tutta Italia a partire dai 16 anni, chiamati a interpretare e re-interpretare la figura e l’opera di Giuseppe Verdi in creazioni inedite in cui il mito immortale dialoghi con la contemporaneità: con la tecnica dei graffiti, ogni artista potrà interpretare un contenuto che racconti la storia come un fotogramma; “Verdi sotto casa”, eventi di danza, musica, teatro, giocoleria sotto le finestre di casa, in contemporanea nei sette quartieri della città di Parma, per invitare il pubblico a condividere dalle proprie case la gioia e l’emozione dello spettacolo dal vivo, al termine del quale sarà bello intonare il Va’, pensiero assieme a cantanti, musicisti e attori; “La città che danza”, un progetto inteso come un’azione pubblica, frutto di un intenso lavoro che coinvolge bambini e ragazzi dai 6 ai 19 anni, realizzato con gli oratori della Diocesi di Parma, in collaborazione con ANFFAS Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, la Cooperativa Eidè e con il Centro Giovani di Baganzola, un “concento” che racconta una Città, una polifonia coreografica di voci diverse, che non si ferma e che rifiorisce, frutto di una riflessione su cosa il Va’, pensiero racconti oggi, anche dopo il periodo di pandemia che abbiamo vissuto e che in modi diversi stiamo ancora vivendo; “Iverdi”, un’inedita esperienza immersiva che, a partire dal Teatro Regio, condurrà gli spettatori alla riscoperta dei luoghi di Parma con gli occhi (e le orecchie) di Giuseppe Verdi. La proposta si basa sul format Laika, che permette di far dialogare il singolo spettatore, tramite il proprio smartphone (munito di auricolari o cuffie, con batteria ben carica e connessione a internet attiva), con un’entità poetica virtuale, capace di guidarlo attraverso un profilo Telegram in un viaggio che sarà lo stesso spettatore a tracciare, nello spazio e nella narrazione.
Puoi trovare gli eventi in Programma nella nostra pagina dedicata.
I biglietti saranno disponibili dal 3 settembre 2021 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e dal 4 settembre 2021 online su festivalverdi.it.
Immagine di locandina © Teatro Regio Parma 2021