Il nuovo museo di Reggio Emilia è stato riprogettato da Italo Rota, dopo un percorso lungo 10 anni
“Più nuovo, più grande, più museo” è questa la visione che ha accompagnato l’inaugurazione del Nuovo Museo Di Reggio Emilia, con gli spazi del secondo piano di Palazzo dei Musei, grazie a un’idea dell’architetto Italo Rota. L’inaugurazione del Nuovo Museo di Reggio Emilia nasce dalla trasformazione di uno spazio esistente per ottimizzare un patrimonio e realizzare un progetto in un’ottica sostenibile.
“Dopo i primi ragionamenti si decise, con la municipalità, di non costruire un nuovo museo, ma di distribuire in 10 anni il budget di una nuova costruzione, offrendolo a una nuova sperimentazione e questa è stata un’idea molto originale: non creare un ennesimo contenitore che forse avrebbe fatto presto a riempirsi, ma lavorare sull’esistente, all’idea di un museo radicale partecipato non solo con i conservatori ma anche con i cittadini”, ha dichiarato Italo Rota.
Tra le tante le novità che offre il Nuovo Museo, emerge soprattutto il concept che accompagna gli spazi, mettere il visitatore al centro di un’esperienza che lo renderà parte attiva di una proposta culturale di cui sta fruendo.
Gli spazi si sviluppano in un articolato percorso cronologico che va dalla Preistoria e Protostoria al Novecento, contemplando tra le preziosità la rarità testimoniale della Venere di Chiozza o l’Ascia dell’età del rame. Questo percorso si sviluppa con differenti registri espositivi, avvalendosi di video, luci, materiali, colori e forme diverse a seconda del periodo storico che si sta visitando.
Oltre alle collezioni storiche, chi entra in via Spallanzani, troverà su tre piani di sviluppo complessivi e un grande scalone monumentale, un migliaio di oggetti esposti e la nuova mostra permanente dedicata alle fotografie contemporanee del maestro reggiano Luigi Ghirri.
Siamo felici di condividere questo traguardo raggiunto dalla città di Reggio Emilia avendo sempre a cuore la sua offerta culturale.
