My name is Opera

MY NAME IS FLORIA

Teatro Ariosto, Reggio Emilia
16 maggio, ore 20.00
18 maggio, ore 15.30

E se Tosca fosse sopravvissuta al suicidio? Da questa domanda prende vita My name is Floria, la nuova
opera commissionata a Virginia Guastella dalla Fondazione I Teatri / Festival Aperto, liberamente ispirata alla celeberrima protagonista pucciniana, che andrà in scena venerdì 16 (ore 20) e domenica 18 maggio (ore 15.30) al Teatro Ariosto di Reggio Emilia. La regia è affidata a Luigi De Angelis (Fanny&Alexander), Marco Angius dirige l’Icarus Ensemble, la regia del suono e il live electronics sono a cura di Tempo Reale. Floria è, qui, una donna a noi contemporanea, vittima di un trauma fisico e psicologico, portatrice di un mondo emotivo complesso e alterato, lontana dai canoni rappresentativi della donna nel melodramma tradizionale. Il passato di Floria è fatto di ricordi dolorosi (non esclusa un’incarnazione di Scarpia), il presente di manifestazioni depressive, angosce e proiezioni mentali della sua personalità multipla. È fatto tuttavia anche di un processo di condivisione terapeutica con persone di simile condizione, che le restituirà equilibrio e fiducia. Le varie emergenze incarnate da quattro interpreti vocali in funzione di ruoli multipli e coro.

Mi sono chiesta cosa succedesse nella mente di Floria appena caduta, ancora distesa a terra, schiacciata contro l’asfalto. Quell’asfalto poteva essere un marciapiede, il pavimento di un appartamento, poco importava. L’altezza, misurabile in metri da cui si può cadere non è mai stata al centro della mia riflessione. Doveva esserci una condizione di sofferenza e una caduta, il farsi male e basta. Un male psicologico, emotivo, fisico. Una condizione di trauma con una storia alle spalle da raccontare. Una storia, però – qui una differenza sostanziale per diventare un’opera di teatro musicale, la mia – di cui grossa parte di noi è stata spettatrice e partecipe”.
Virginia Guastella

In My name is Floria convivono più temporalità: il passato, sotto forma di mito (il tempo narrativo di
Tosca), che si mescola e sovrappone al ricordo doloroso, incubotico, di un trauma più recente, simmetrico a quello dell’opera pucciniana. Il presente, tempo della paralisi, della morte apparente e di una lucida fase di pre-morte, in cui esperire una dimensione extracorporea, seguito da un lento risveglio dei sensi e dall’elaborazione progressiva del trauma, in una rinnovata coscienza di sé. Il futuro, come apertura alla prospettiva della guarigione e della cura, di nuova affermazione
”.
Luigi De Angelis

Opera in un atto
Libretto di Virginia Guastella, con parti liberamente ispirate a testi di Victorien Sardou, Giuseppe Giacosa, Luigi Illica, Percy B. Shelley, John Keats
Musica Virginia Guastella
con Maria Eleonora Caminada, Laura Zecchini, Anastasia Egorova, Danilo Pastore, Giacomo Pieracci
Icarus Ensemble
Regia del suono e live electronics Tempo Reale (Giovanni Magaglio, Damiano Meacci)
Direttore Marco Angius
Team creativo Fanny & Alexander
Regia, scene, luci, video Luigi Noah De Angelis
Costumi Chiara Lagani
Allestimento multimediale Michele Mescalchin

Nuova commissione Fondazione I Teatri/Festival Aperto
Produzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

L’OPERA CONTEMPORANEA IN ITALIA.
PRODUZIONE, COMUNICAZIONE E CRITICA

Teatro Ariosto, Reggio Emilia
17 maggio, ore 9.45

Convegno promosso e organizzato dall’Associazione Critici Musicali Italiani in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia e Reggio Parma Festival

La giornata di studi intende indagare la produzione operistica del primo quarto del XXI secolo affrontando il tema da differenti punti di vista, declinati nelle diverse sessioni nelle quali si articola l’iniziativa.

Di seguito il programma

Ore 09.45 Saluti e introduzione

Paolo Cantù – Direttore artistico I Teatri di Reggio Emilia
Andrea Estero – Presidente Associazione Nazionale Critici Musicali
Ore 10.00 Prima sessione 
Comunicare l’opera contemporanea, tra vecchi e nuovi media

Opera contemporanea e recensioni web: cosa cambia nei “ferri del mestiere”, Alessandro Cammarano
Opera contemporanea e Musica d’oggi: diversi modi di intendere e comunicare il nostro tempo, Alberto Massarotto
Raccontare l’opera contemporanea tra Intelligenza Artificiale e pubblico reale, Alessandro Rigolli
L’opera contemporanea in radio: come accompagnare l’ascolto oggi?, Gaia Varon 
Modera Susanna Franchi

Ore 12.00 Seconda sessione
Un nuovo repertorio per il XXI secolo

Ibridazione delle forme audiovisive, Giacomo Albert
Nuove forme e nuove fonti per l’opera contemporanea, Gianluigi Mattietti
Oltre la quarta parete: itinerari nel teatro musicale del XXI secolo, Stefano Nardelli
Da Cronaca del luogo al Nome della Rosa: aspetti narrativi nelle scelte drammaturgiche, Paolo Petazzi
Modera Daniela Iotti

Ore 15.00 Terza sessione 
Tavola rotonda – Scrivere e mettere in scena opere contemporanee

Partecipano:

Luigi De Angelis – regista
Paola Donati – direttrice artistica
Roberto Fabbi – curatore artistico
Federico Gardella – compositore
Adriano Guarnieri – compositore
Virginia Guastella – compositrice
Modera Enrico Girardi

Ore 17.30 Conclusioni

Luigi Ferrari – Presidente Reggio Parma Festival
Angelo Foletto – Presidente della giuria del Premio Abbiati-ANCM