Drammaturgia europea oggi
22-26 novembre 2024
Parma, Teatro Due

Nel tardo autunno, Reggio Parma Festival propone la seconda linea progettuale di Gradus, dedicata e aperta al pubblico, che viene coinvolto in momenti di approfondimento, riflessione, incontro, performance dal vivo. È così che nasce “Giornate d’autore”, cinque giorni in cui la nuova drammaturgia europea viene investigata nei mille aspetti che ne determinano la complessità: il rapporto con la scena, l’input dei sistemi produttivi, il dialogo con l’editoria e con la critica, la relazione con le forme tradizionali e la multimedialità (parola e musica, parola e danza, parola e cinema, parola muta etc.), le possibilità formative e didattiche. Un’occasione per porre l’attenzione su teoria e prassi del dramma, in cui la riflessione è accompagnata da incursioni artistiche di attrici e attori plurilingue.

Con la collaborazione scientifica di Florian Borchmeyer, saranno presentate esposizioni, letture di testi da nuove drammaturgie in lingua originale e in italiano, tavole rotonde, convegni e dibattiti con autrici e autori italiani ed europei.

“Il confronto tra tematiche, strutture formali e differenti modelli di teatro che autori di generazioni e lingue diverse potranno restituire nel corso di Gradus. Giornate d’Autore ci sembra anche un modo per ribadire la potenza che una civiltà pluridentitaria come quella europea sembra purtroppo dimenticare”. Paola Donati, Direttrice Fondazione Teatro Due.

Fra gli ospiti: Toni Casares, drammaturgo e direttore della Sala Beckett/Obrador Internacional de Dramatúrgia di Barcellona; Marie Bues, regista e codirettrice artistica della Schauspielhaus di Vienna; Ivan Vyrypaev, attore, drammaturgo, regista polacco di origine russa; l’autore Rafael Spregelburd; i tedeschi Marius von Mayenburg, drammaturgo e Dramaturg, Peter Laudenbach critico teatrale, e Carl Hegemann Dramaturg; Tiphaine Raffier attrice, drammaturga e regista francese; il regista e Direttore del Piccolo Teatro di Milano Claudio Longhi; l’autore Fausto Paravidino e il giornalista Graziano Graziani.