PEER GYNT

di Henrik Ibsen
Musiche di scena di Edvard Grieg

con Roberto Abbati, Valentina Banci, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Davide Gagliardini, Michele Lisi, Carlotta Mangione, Andrea Mattei, Elisabetta Mazzullo, Ilaria Mustardino, Luca Nucera, Chiara Sarcona, Massimiliano Sbarsi, Francesca Tripaldi, Pavel Zelinskiy

Regia Daniele Abbado
Orchestra LaFil – Filarmonica di Milano
Direttore Marco Seco
Scene e Luci Angelo Linzalata
Costumi Giada Masi
Movimenti scenici Riccardo Micheletti
Produzione Fondazione Teatro Due
In collaborazione con LaFil – Filarmonica di Milano

Martedì 20 e mercoledì 21 giugno 2023 ore 21 – PRIMA NAZIONALE
Arena Shakespeare, Teatro Due, Parma

La messa in scena dello spettacolo sarà preceduta da un momento di approfondimento dedicato al teatro musicale: l’incontro VERSO PEER GYNT con Daniele Abbado, Luigi Ferrari, Franco Perrelli e Marco Seco avrà luogo il 13 giugno alle ore 18.00, sempre a Teatro Due.

Per informazioni e biglietti:

biglietteria@teatrodue.org – tel: 0521-230242 – www.teatrodue.org
In occasione della serata del 20 giugno, Reggio Parma Festival mette a disposizione un servizio navetta gratuito tra Reggio Emilia e Parma per facilitare lo spostamento del pubblico tra le due città. Per prenotare il viaggio in pullman bisogna scrivere all’indirizzo biglietteria@iteatri.re.it

Ph. Andrea Morgillo

Caposaldo del canone teatrale europeo, Peer Gynt coniuga l’universalità delle grandi storie picaresche con il folklore nordico più fiabesco e mitologico. Un’opera mastodontica, scritta in Italia tra Roma, il Lazio e la Campania, andata in scena parecchi anni dopo la sua stesura, grazie al sodalizio vincente tra Ibsen e Grieg.

Personaggio centrale dell’opera è lo scanzonato sognatore Peer che attraversa i mille rivoli di un’esistenza continuamente smottata dal Destino.
Maestro della bugia, incanta la madre Åse con i suoi racconti avventurosi tra i fiordi; seduttore impenitente, al punto di rapire una giovane sposa proprio alla festa di matrimonio, il giovane s’imbatte in un continuo precipitare di situazioni che infrangono lo spazio e il tempo, fra le sabbie del deserto egizio e le coste del Marocco, fra i boschi norvegesi e il Mare del Nord, fra le braccia dell’esotica Anitra e le dolci carezze della costante Solvejg. L’esistenza di Peer viene scandagliata fino all’ultimo respiro, con la chirurgica precisione del padre del Teatro contemporaneo, incarnando i tratti del Bildungsroman in azione vivente, attraverso la fenomenologia fantastica di un cammino “a piedi asciutti nel fiume del tempo, conservandosi sani e salvi”: la Vita.

Ph. Andrea Morgillo

DANIELE ABBADO, regista
“Mettere in scena Peer Gynt è una sfida estremamente affascinante che mi ha entusiasmato e intimorito allo stesso tempo. È un testo debordante in cinque atti, difficilissimo da comprendere, che è stato affrontato da pochi registi. La vicenda stessa del testo di Ibsen è particolare. Ibsen scrive Peer Gynt mentre è in Italia, viene influenzato dalla luce dei luoghi e dalla cultura. Il testo viene pubblicato in Norvegia ed ha subito successo, ma non viene messo in scena fino a quando, sempre in Italia, Ibsen incontra Grieg. Lo stesso Grieg, poco convinto all’inizio del progetto, scrive poi straordinarie musiche di scena.
Tutto questo materiale contiene delle autentiche bombe esplosive nei confronti della razionalità umana e sociale. Così come avvenuto per Ibsen con Grieg, fondamentale per me è stato l’incontro con Marco Seco. Abbiamo dato concretezza al nostro progetto, portando quest’opera ad una sua essenzialità e purezza che siamo orgogliosi di poter presentare in prima nazionale al Reggio Parma Festival”

MARCO SECO, Direttore La Fil – Filarmonica di Milano
Il repertorio delle musiche di scena di Peer Gynt è un capolavoro. La musica è parte integrante dello spettacolo. È una composizione che tutti conosciamo perché l’abbiamo ascoltata in altri contesti e ciò rende più difficile rappresentarla in un’opera teatrale, perché la musica deve dialogare con gli attori, accompagnarli nelle loro azioni. Quello che io e Daniele Abbado vogliamo fare è proprio lavorare come fecero a fine ‘800 Ibsen e Grieg, rileggendo la partitura alla luce del momento storico che stiamo vivendo. Vogliamo che non venga vista come un’opera conclusa ma che sia intesa come qualcosa di vivo, in continuo divenire.”

PAOLA DONATI, Direttrice Fondazione Teatro Due
“Nuova produzione di Fondazione Teatro Due, Peer Gynt si inscrive in un filone di ricerca che il Teatro Due porta avanti da tempo, quello del rapporto con le musiche di scena eseguite dal vivo, non solo come fatto tecnico, ma come terreno di esplorazione di nuove poetiche.
Ed è proprio tutta l’inafferrabile complessità di una figura come Peer Gynt, con i suoi incontri reali e fantastici, alla scoperta della realtà, ma con la tendenza a inventarsene un’altra, col suo slancio ad andare oltre, che può incarnare il nostro auspicio come Istituzione Culturale: non accettare mai la semplificazione e continuare a interrogarci e problematizzare”.

LUIGI FERRARI, Presidente Reggio Parma Festival
“La ricerca di intersezioni e ibridazioni tra le discipline artistiche che conferiscono pluralità e ricchezza alla rappresentazione dal vivo – dalla prosa alla musica, dal canto alla danza, dalla scenografia ‘statica’ alla video- e cinematografia – costituisce da sempre una ragion d’essere del nostro Festival. Se il genere del cosiddetto ‘spettacolo multimediale’ costituisce, sotto questo profilo, un terreno ideale di ricerca e ideazione, allora è impossibile ignorare, tra i suoi antesignani, il Peer Gynt che Henryk Ibsen ed Edvard Grieg concepirono e mandarono in scena a Oslo quasi centocinquant’anni orsono. Sebbene caduto in ombra in questa veste – almeno in Italia e forse proprio a causa delle concrete difficoltà realizzative che il rapporto di convivenza tra parola recitata ed evo-cazione/illustrazione musicale comporta sulla scena – è innegabile che la resti-tuzione di un simile doppio capolavoro al fervore degli interpreti e all’apprezza-mento del pub¬blico costituisca una meta quasi d’obbligo per un Festival che ha la fortuna di disporre, nelle diverse vocazioni delle Istituzioni che gli danno vita, di tutte le risorse artistiche e produttive necessarie a raggiungerla”.

Ph. Andrea Morgillo
Ph. Andrea Morgillo
Ph. Andrea Morgillo
Daniele Abbado su Peer Gynt

Dicono di Noi

Il racconto di Peer Gynt sulla stampa

Venerdì di Repubblica, 9 Giugno 2023
di Leonetta Bentivoglio

ARTRIBUNE PEER GYNT Recensione:
https://www.artribune.com/arti-performative/teatro-danza/2023/07/peer-gynt-reggio-parma-festival/

Radio24 intervista a Daniele Abbado

Audio

Peer Gynt