Per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, Il Festival Aperto di Reggio Emilia in collaborazione con il Reggio Parma Festival, accoglie tre eventi, tutti diversi, per rendere omaggio al sommo Poeta.
Si parte venerdì 29 ottobre, con Vox in Bestia, di Laura Catrani, al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia. Il progetto nasce e si sviluppa attraverso gli animali che hanno caratterizzato la Divina Commedia.
Cerbero, il colubro, l’augello, la colomba, l’ape, l’agnello. Ma anche l’astor, i vermi e i botoli. La Commedia di Dante, tra le sue pieghe infinite, offre il dono di uno straordinario “bestiario poetico”: fantastico, irto di simboli, ma al tempo stesso reale. Il progetto è partito sotto forma di 15 puntate ospitate da Radio Tre Rai ed ora è divenuto un concerto. “Da ciascuna delle tre cantiche emergono tre luoghi poetici in cui gli animali danteschi possiedono una forte carica simbolica – spiega Laura Catrani – e per ognuna delle cantiche ho chiesto a tre diversi compositori: Fabrizio de Rossi Re per l’Inferno, Matteo Franceschini per il Purgatorio e Alessandro Solbiati per il Paradiso, di scrivere sulle terzine dantesche musica per la mia sola voce, senza accompagnamento strumentale”. Ciascuno dei nove quadri è poi introdotto da una miniatura letteraria che racconta l’essenza simbolica di ciascun animale dantesco, composta per l’occasione da Tiziano Scarpa, una delle voci più originali della narrativa italiana contemporanea. Intrecciati al canto, gli animali danteschi prendono vita e forma anche attraverso le visionarie video animazioni di Gianluigi Toccafondo. Peppe Frana, liutista di grande sensibilità, darà suono alla musica del tempo di Dante utilizzando però, per questo concerto, la chitarra elettrica.
Il secondo appuntamento è con Intelletto d’Amore (e altre bugie) sabato 30 ottobre, alle ore 20.30, presso il Palcoscenico del Teatro Municipale Valli.
Un progetto del violoncellista Michele Marco Rossi che nasce dal suo incontro con il celebre scrittore, Andrea Camilleri. A 93 anni, appena un mese prima della sua scomparsa, Camilleri ha incontrato il poliedrico violoncellista per una conversazione e un confronto sui temi dell’amore, indagato a partire dalla poetica dantesca per poi svilupparsi in molteplici direzioni. Questa conversazione inedita viene portata ora sul palcoscenico. La voce di Camilleri è la guida del concerto che, attraverso quattro commissioni ad altrettanti compositori (Vittorio Montalti, Pasquale Corrado, Noriko Baba, Matteo Franceschini), musica antica, musica vocale e la musica elettronica di Paolo Aralla, approfondisce il tema dell’amore nelle sue sfumature e contraddizioni. Il programma si articola in quattro fasi, quattro manifestazioni estreme del sentimento amoroso, che sottolineano l’irrazionalità e il carattere indecifrabile dell’amore: Amore-Sacro, Amore-Sesso, Amore-Potere, Amore-Colpa. La voce di Andrea Camilleri si intreccia e si alterna alla voce del violoncello di Michele Marco Rossi e alle varie voci sonore che compongono lo spettacolo, ponendo una domanda fondamentale: può esistere un “Intelletto d’amore”?
Terzo e ultimo appuntamento domenica 31 ottobre al Teatro Ariosto alle ore 18.00, verrà proiettato Inferno (1911) la pellicola più visionaria del cinema muto italiano.
Questo progetto nasce dalla collaborazione con l’Ufficio Cinema del Comune di Reggio Emilia e con Reggio Film Festival.
Per i numerosi e per l’epoca inediti effetti visivi, per le scenografie ispirate alle incisioni ottocentesche di Gustave Doré, ma anche per i 3 anni di riprese, 150 fra attori e comparse e le sue 100 scene, Inferno è uno dei primi kolossal della storia del cinema. Commissionata nel 2008 da Ravenna Festival, la musica di Cardi, Ceccarelli, Cifariello Ciardi e Cipriani riprende la tradizione del film muto accompagnato dal vivo in un ampio affresco di suoni vocali, meccanici, mutuati dalla natura e dalla storia della musica, orchestrati e trasformati dal vivo attraverso le nuove tecnologie. Per le celebrazioni dantesche Edison Studio propone un nuovo corto circuito fra voci reinventate, paesaggi acustici surreali e suoni d’ambiente, esaltato dalle elaborazioni video di Insana.
Il volteggiare aereo dei Lussuriosi, i racconti in forma di flashback di Paolo e Francesca e di Ugolino; Pluto, Cerbero, Caronte che traghetta le anime oltre l’Acheronte, orde di demoni pipistrello, le teste divoratrici di anime del gigantesco Lucifero, l’inaspettato richiamo finale del monumento a Dante di Trento, simbolo di italianità alle soglie della Grande Guerra, proiettano lo spettatore in una dimensione di live-cinema onirica e a tratti ironica, ben oltre le possibilità del cinema tradizionale.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Fondazione I Teatri di Reggio Emilia