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L’Usignolo. Concerto a fiato
Il trovatore ballabile
Musica Giuseppe Verdi
Trascrizione per concerto a fiato Fabio Codeluppi
versione definitiva
Mirco Ghirardini quartino
Andrea Medici quartino
Fabio Codeluppi tromba
Valentino Spaggiari bombardino
Cristina Zambelli genis
Dimer Maccaferri corno
Gianluigi Paganelli tubaLa trascrizione del Trovatore secondo la tradizione popolare dei ballabili emiliani, specialmente fra i territori di Reggio Emilia e Parma, non soltanto risulta stilisticamente riuscitissima, ma – osiamo affermare – sembra addirittura rivelare l’autentica “matrice genetica” delle melodie del capolavoro verdiano; del resto è tutt’altro che improbabile che sin dall’infanzia Verdi ne avesse succhiato l’essenza, come si suol dire, col latte materno.L’Usignolo rivisita la tradizione musicale dei “concerti a fiato” di Barco (Reggio Emilia), rielaborando partiture di musica da ballo di fine Ottocento. Il settimino, fondato da Francesco Gualerzi e Mirco Ghirardini, si colloca come dimensione d’organico a metà strada tra il concerto a fiato originario (12-13 elementi) e l’orchestrina da ballo di più ridotte dimensioni (e differente per il tipo di strumenti impiegati).Il nome del gruppo è preso dal titolo del valzer – L’usignolo, appunto – con cui il concerto a fiato ottocentesco dei Cantoni di Parma invitava con “cinguettii” virtuosistici la gente alle danze.